Il 17 maggio 2021, presso lo spazio espositivo MGallery del Teatro Massimo inaugura alle ore 18

The Consequences Mostra fotografica di Stefania Prandi

a cura di Emanuela Falqui

foto Stefania Prandi

La mostra è in collaborazione con la Collettiva Le Infestanti, il Centro Antiviolenza dell’Unione Comuni d’Ogliastra, il Centro di Documentazione e Studi delle Donne di Cagliari, la Circola nel Cinema Alice GuySardegna Teatro Dry-Art

Nel rispetto delle più recenti normative anti Covid-19 l’inaugurazione vedrà due turni di visita (ore 18 e ore 19), in gruppi di massimo 30 persone, ciascuno introdotto alla visita della mostra da un momento di presentazione. Ai visitatori verrà chiesto di seguire il percorso indicato dalla curatrice Emanuela Falqui.

Prenotazione della visita obbligatoria su EventBrite:
https://www.sardegnateatro.it/content/mgallery

dal 18 maggio al 19 giugno 2021 la mostra è visitabile nei seguenti orari
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18
tutti i sabati dalle 15 alle 19

I casi di femminicidio sono notevolmente aumentati durante il lockdown, i giornali parlano di un caso ogni due giorni. Se si considera che questi omicidi avvengono tra le mura domestiche, si conferma che la violenza di genere è, prima di tutto, un fenomeno intrafamiliare e che ci tocca molto da vicino. Nonostante questo, ci sentiamo spesso distanti da queste storie, come se riguardassero solo la sfera privata degli altri. 

La mostra fotografica di Stefania Prandi nasce a seguito di un’indagine durata tre anni, che ha raccolto, attraverso le parole dei familiari, le storie di donne uccise per mano di mariti, ex fidanzati, padri, o che sono sparite. Un lavoro che mette al centro l’ascolto, accoglie la rabbia, il lutto ma anche la forza di chi porta avanti le battaglie, dentro e fuori i tribunali, per restituire dignità a queste donne, perché oltre alla verità processuale esiste anche quella storica. 

Le fotografie, accompagnate dalle testimonianze, ricostruiscono i ricordi facendo emergere il vero significato dell’affetto e del rispetto verso le persone care, contro la retorica di una cultura che mette sullo stesso piano l’odio, la gelosia, il controllo, il potere, come manifestazioni secondarie e naturali dell’amore. 

Un incontro di sguardi e di fiducia in cui i familiari consegnano il loro vissuto alla fotografa che, con delicatezza, crea un immaginario intimo, di grande intensità psicologica e profondamente incisivo, allontanandosi dalla spettacolarizzazione del dolore alla quale siamo abituati per lasciare spazio alla riflessione.

Trenta ritratti colmano l’assenza di queste donne, grazie a chi non si arrende; ma sono anche un invito ad avvicinarci e ad adottare queste storie come nostre, e per le quali tutte e tutti possiamo fare qualcosa per evitare che ancora accadano. 

[Emanuela Falqui]

Stefania Prandi

Giornalista, scrittrice e fotografa, ha realizzato reportage e inchieste in Italia, Europa, Africa e Sudamerica. Si occupa di questioni di genere, lavoro, diritti umani, ambiente e cultura. Tra le sue collaborazioni: Il Sole 24 Ore, National Geographic, Radiotelevisione svizzera, El País, Al Jazeera, Correctiv, BuzzFeed. Nel 2018 ha pubblicato il libro Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo (Settenove) e nel 2020 Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta (Settenove). Ha vinto numerosi riconoscimenti internazionali e premi come Volkart Stiftung Grant, Henri Nannen Preis e Otto Brenner Preis.

Le conseguenze del femminicidio: la presentazione della mostra a Bologna

La partecipazione del CDSD si avvale del contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna