Il Manifesto della Libreria delle donne (1978)

Il Manifesto della Libreria delle donne (1978)

La Tarantola, cooperativa di donne

“La divisione sessuale del lavoro ha costretto la donna nel ruolo di riproduzione della specie e ha segnato il suo corpo, quindi le sue capacità espressive, censurandola nel pensiero, nella gestualità, nella parola, nella scrittura”  (dal primo Manifesto del Gruppo della Libreria, 1978).

Nel 1977 alcune donne, riflettendo su questo pensiero, maturato a partire dalle proprie esperienze, si convincono della necessità di dare visibilità alla cultura, alla ricerca, alla politica e alla storia delle donne. Nasce così la cooperativa La Tarantola, che l’anno successivo apre a Cagliari, in via Lanusei 15, la Libreria delle donne (Manifesto politico)

Come era nelle intenzioni delle fondatrici la Libreria diventa “uno spazio politico di confronto e di dibattito ma soprattutto un luogo di incontro nuovo nel quale tutte le donne, al di là della divisione di ruoli e delle competenze, possano esprimersi con i loro problemi e i loro bisogni.”

In una città di piccole dimensioni una libreria specializzata non resiste alle esigenze commerciali; così nel 1986 la “Libreria delle donne” chiude e inizia l’attività del Centro di documentazione e studi delle donne.